15 Apr Riscoprire l’Italia dopo il Covid 19: i due straordinari volti di Bergamo
Riscoprire l’Italia dopo il Covid 19: i due straordinari volti di Bergamo
La pandemia da Coronavirus ha bloccato il turismo in Italia e in tutto il mondo, ma non ha di certo frenato la voglia di conoscere e viaggiare. Tra le città del nostro Paese più colpite dal Covid-19 c’è Bergamo, uno dei capoluoghi della Lombardia. Probabilmente una delle città meno note, se pensiamo che la maggior parte dei turisti visita Milano, Como e le aree dei laghi. Eppure in questa difficile situazione Bergamo ci è apparsa sì città fragile, ma anche straordinariamente meravigliosa. Le immagini dei tg ci hanno mostrato una città composta nel dolore, ma regale, imponente e ci è venuta voglia di conoscerla e scoprirla.
Alla scoperta di Bergamo
Bergamo si divide in “città alta” e “città bassa”: la prima rappresenta il nucleo storico e conserva i monumenti più rappresentativi, la seconda invece ha comunque origini antiche ma negli anni l’urbanizzazione l’ha resa più moderna. A dividere “Bergamo alta” da “Bergamo bassa” ci sono le mura venete che risalgono a metà del 1500, sono ben conservate e dal 2017 fanno parte dei patrimoni dell’umanità dell’Unesco. Bergamo è soprannominata “città dei Mille” per l’alto numero di volontari che da qui e dalla provincia parteciparono alla nota spedizione garibaldina.
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Bergamo alta
“Bergamo alta” è una città medievale circondata da fortificazioni per renderla inespugnabile e proteggerla dagli attacchi nemici. Ha strade lastricate ed è qui che si concentra la maggior parte dei monumenti che la rendono unica. C’è piazza Vecchia dal fascino retrò, considerata da Le Corbusier una delle più belle d’Europa. Spicca sulla piazza la fontana Contarini. Da ammirare anche il Palazzo della Ragione, la sede comunale più antica della Lombardia, diventato poi tribunale; qui c’è anche una meridiana del 1798 e si può visitare il museo degli affreschi con le opere del Bramante che ornavano la facciata del Palazzo del Podestà.
Bergamo è famosa per la sua Torre Civica, detta anche Campanone, alta 53 metri e che offre una vista mozzafiato sulla città; ancora oggi ogni sera alle 22 risuonano i cento rintocchi che in passato indicavano la chiusura dei portoni delle mura venete. C’è anche il Palazzo Nuovo, che risalta per i suoi marmi bianchi e che ospita la biblioteca civica Angelo Mai, una delle più importanti in Italia con i suoi seicentomila volumi conservati e altri importanti manoscritti.
Di notevole pregio architettonico anche il Duomo di Sant’Alessandro, progettato da Filarete con al suo interno la Cappella del Crocifisso con l’opera di Tieopolo e una cappella dedicata a Papa Giovanni XXIII con le sue reliquie. La basilica romanica di Santa Maria Maggiore conserva invece delle scene bibliche in legno colorato e un confessionale barocco di Andrea Fantoni, ed è qui che si trova anche la tomba del compositore Gaetano Donizetti. Accanto alla basilica protetta da una cancellata c’è l’imponente cappella Colleoni dell’architetto Giovanni Antonio Amadeo, un capolavoro dell’architettura rinascimentale con la facciata in marmi rossi e bianchi e gli affreschi di Tiepolo.
Dalla piazza Vecchia passando per via Colleoni (detta anche Corsarola) si arriva a piazza della Cittadella, dove si trovano i musei Civico archeologico ed Enrico Caffi di scienze naturali.
Bergamo bassa
Le due città “alta” e “bassa” sono collegate da una serie di scalinate (scorlazzini), dalla funicolare, oppure è possibile salire e scendere con l’automobile (anche se con delle restrizioni) o l’autobus. Bergamo bassa è nata con lo sviluppo di alcuni borghi ed è attraversata dal torrente Morla.
Oggi qui hanno sede il Comune, la Prefettura e la Provincia oltre ad alcuni importanti servizi come la posta centrale e la stazione ferroviaria. Il centro di Bergamo bassa è un quartiere che risale ai primi anni del Novecento, realizzato da Marcello Piacentini. Centro della mondanità è piazza Matteotti e per lo shopping via XX Settembre. Famoso anche il “Sentierone”, un viale pavimentato dove un tempo stazionavano le carrozze e dove oggi si possono ammirare il Teatro Donizetti, la chiesa dei santi Bartolomeo e Stefano con la “pala Martinengo” di Lorenzo Lotto. Opere di questo artista esponente del Rinascimento veneziano si trovano in diverse chiese di Bergamo.
Di rilevanza anche il monumento al partigiano Manzù, il monastero di San Benedetto del ‘500 e diversi musei tra cui quello dedicato a Donizetti, l’Accademia Carrara (pinacoteca con capolavori di grandi artisti come Raffaello, Botticelli e Mantegna) e la Galleria d’arte moderna e contemporanea. Noto anche il Parco dei Colli di Bergamo, un’area protetta che conserva al suo interno la città alta e il riccio rosso.
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