21 Gen Rapporto Cresme: per il mercato delle costruzioni sarà un triennio di crescita
Rapporto Cresme: per il mercato delle costruzioni sarà un triennio di crescita
Il mercato delle costruzioni è in crescita e sta uscendo dalla crisi, ma risulta anche fortemente ridimensionato e trasformato. È questo il quadro che emerge dal Rapporto congiunturale e previsionale Cresme 2019-2024 che analizza il mercato immobiliare mondiale e italiano, con dei focus territoriali e dedica ampio spazio al ruolo che gioca l’ambiente nella crescita economica e alla progettazione del settore pubblico. Si è registrato a partire dal 2019 un aumento della nuova edilizia residenziale e non, delle riqualificazioni e delle opere pubbliche; crescita che in prospettiva si manterrà anche nei prossimi anni.
Le previsioni del Rapporto Cresme
I dati del Rapporto Cresme (Centro di ricerche di mercato, servizi per chi opera nel mondo delle costruzioni e dell’edilizia) parlano di una crescita (nuove costruzioni più rinnovo) del 3% degli investimenti totali nel 2019, con percentuali in positivo anche nel 2020 (2,4%) e nel 2021 (2%). Analizzando separatamente i due settori si nota che gli investimenti in rinnovo hanno una marcia costante (+3% nel 2019, +1,8% nel 2020, +1,7% nel 2021), mentre sono gli investimenti in nuove costruzioni a subire un’impennata eccezionale: +3,1% nel 2019, +3,7% nel 2020, +2,6% nel 2021.
A trainare il settore delle costruzioni è la ripresa delle opere pubbliche, sia come rinnovi che come manutenzioni straordinarie (+9,8%), mentre dal 2020 in poi si prevede una ripartenza anche per le nuove realizzazioni (+7,2%) visto lo sblocco degli investimenti. In riferimento agli importi dei lavori messi nei bandi di gara, negli ultimi 24 mesi si è tornati ai livelli dei primi anni del 2000, un segnale davvero incoraggiante e importante per il settore.
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Come sta cambiando il mondo delle costruzioni
“L’ambiente costruito” – come viene definito nel Rapporto Cresme – gioca un ruolo fondamentale nel momento che stiamo vivendo e il mondo delle costruzioni deve ritrovare il suo posto centrale nel processo di sviluppo. Le persone passano tutto il loro tempo all’interno di strutture, che incidono quindi sulla qualità della vita. Bisogna puntare a uno sviluppo sostenibile e la sfida strategica riguarda proprio la qualità dell’ambiente costruito, ribadisce il rapporto.
Ma in un discorso più ampio il Cresme si interroga anche su quanto accadrà in futuro, con la diminuzione della popolazione italiana per il calo demografico e il flusso migratorio che andrà a interessare in particolare alcune aree del nostro paese. Allo stesso modo diminuirà la popolazione scolastica e cosa ne sarà delle scuole del nostro territorio?
In quest’ottica nei prossimi anni andrà rivista la produzione edilizia, la manutenzione e la riqualificazione dei luoghi abbandonati.
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