03 Nov Progettazione architettonica e pianificazione urbana: le città australiane sempre più verdi e più intelligenti
Progettazione architettonica e pianificazione urbana: le città australiane sempre più verdi e più intelligenti
Le città più verdi, sicure e connesse sono la scommessa del futuro. Ed è per questo che progettazione architettonica e pianificazione urbana stanno andando in questa direzione in tutto il mondo. Ma alcuni stati si trovano in una posizione avanzata rispetto agli altri e un esempio ne è l’Australia, dove dal 2003 ogni palazzo costruito riceve un “green star” ovvero un rating che va da una a sei stelle a seconda del suo grado di sostenibilità. Ad applicare un rigido controllo in tutto il Paese è il Green Building Council of Australia.
Le città australiane sempre più verdi
Canberra e Melbourne sfruttano la tecnologia e il digitale per una vera e propria rivoluzione green: edifici sempre più sostenibili, incremento di parchi e giardini, numero di alberi piantati e poi pareti e tetti con vegetazione. In sostanza il verde crescerà in maniera proporzionale con l’incremento della popolazione in città, per garantire aria pulita, biodiversità e spazi naturali in cui passare il tempo, migliorare il benessere e la salute di coloro che abitano e abiteranno le grandi metropoli. L’impegno dei governi delle grandi città australiane è di agire per fermare i cambiamenti climatici, proteggere le aree verdi e ridurre le emissioni di CO2.
Anche Sydney non è da meno con il progetto del quartiere “Garden Island” dove ogni singolo edificio e ogni singola struttura sono realizzati con tecniche e impianti sostenibili, tetti e facciate con aree verdi. E poi c’è Perth, dove l’edilizia verde è l’unico modo di concepire una nuova costruzione (il 20% di tutti gli edifici ha una certificazione green), e si fa grande attenzione al tema della sostenibilità con incentivi e piani strategici volti alla tutela dell’ambiente e a tecniche innovative. Politiche che hanno già portato a una riduzione del 62% delle emissioni di gas degli edifici costruiti con certificazione green, a una minor utilizzo di acqua (-51%) e a un riciclo dei rifiuti pari al 96%.
Gli esempi in Europa
Non è però solo l’Australia a intraprendere questa strada di città intelligenti e verdi. Anche in Europa esistono esempi da seguire come Vienna e Parigi ma anche Lemgo in Germania. La capitale francese ha messo in atto una strategia per migliorare e aumentare il verde e quindi farsi trovare pronta nella lotta ai cambiamenti climatici. L’obiettivo di Parigi è riuscire ad avere il 23% della regione piantumato con vegetazione e ridurre gli effetti delle isole di calore. Inoltre, i tetti piantumati aiutano la città nel drenaggio delle acque delle forti piogge, evitando il rischio inondazioni e limitando gli scarichi nella Senna. Anche se è aumentato il lavoro a distanza, le previsioni delle Nazioni Unite parlano di un quasi 70% della popolazione che entro il 2050 vivrà nelle grandi città, aumentando la richiesta di alloggi urbani, con un peggioramento del traffico e un maggior consumo di risorse in tutto il mondo.
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Il lavoro di architetti, ingegneri e designer
In tutto il mondo i professionisti che si occupano di architettura, urbanistica e design stanno lavorando a iniziative e progetti per creare città del futuro che rispecchino sempre più le caratteristiche di sostenibilità. Non è un caso che in diversi stati si stiano progettando delle città futuristiche come Woven City in Giappone o Neom in Arabia Saudita, ma anche Xiong’an in Cina (una sorta di Silicon Valley verde). Città intelligenti, tecnologicamente avanzate e verdi con una forte riduzione di traffico o con solo veicoli elettrici. Città prototipi che consentono ad architetti, ingegneri e designer di avere dati e analisi per progettare con più certezza le città del futuro, sfruttando l’intelligenza artificiale per calcoli e sviluppo, abbattendo tempi e costi.
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