31 Ott Le cinque scuole più moderne d’Europa
Le cinque scuole più moderne d’Europa
“La scuola non vuole bambini pieni di nozioni ma bambini felici”. A sostenerlo era Maria Montessori, l’educatrice e pedagogista italiana che agli inizia del ‘900 apriva a Roma una “Casa dei Bambini” per i piccoli dai 3 ai 6 anni. Quello che negli anni è diventato famoso come “Metodo Montessori” era appunto basato sul concetto di felicità dei bambini, che saranno gli uomini di domani. Per imparare devono divertirsi, assaporare la libertà e soprattutto imparare in un ambiente a loro congeniale.
Studiare in un luogo creativo e stimolante, infatti, può migliorare il rendimento di un bambino. A nessuno piace passare ore e ore della giornata in un luogo tetro o comunque anonimo. Dovremmo uscire dalle scuole vecchie e malandate per orientarci verso strutture fantasiose, dal design moderno e innovativo, capace di attrarre menti visionarie e creative.
È anche per questo che in tutto il mondo governi, architetti ed esperti in educazione hanno lavorato negli anni a costruire nuove strutture scolastiche ampie e luminose, colorate, a misura di bambino. Le menti dei bambini vanno nutrite, coltivate in un ambiente che non sia triste. Una nuova idea di apprendimento passa quindi anche per il luogo dove avviene la formazione. Da questo concetto sono nate negli anni scuole più particolari, dall’architettura sofisticata.
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Ma quali saranno le architetture del nuovo millennio? L’edilizia scolastica negli anni è cambiata molto in funzione anche di una trasformazione del metodo di insegnamento. La scuola sta diventando uno spazio sempre più aperto ad attività pomeridiane e di socializzazione, ma anche più tecnologica e formativa. Andiamo a scoprire le cinque scuole più moderne d’Europa.
Ørestad Gymnasium a Copenhagen (Danimarca)
Questo istituto di istruzione secondaria superiore (16-19 anni) è stato progettato da 3XN Architects intorno ai primi anni del 2000, si trova tra Copenhagen e l’aeroporto. È una scuola che si ispira a una filosofia che privilegia gli ambienti di studio aperti al posto delle aule tradizionali. Una struttura moderna di quattro piani che all’esterno ha lamelle colorate. L’interno ha una grande scalinata e tutto ruota attorno ad essa, creando una grande piazza di incontro per gli studenti. Ci sono una mensa, una palestra con pareti scorrevoli per suddividere gli spazi, ambienti formali e informali, uffici amministrativi aperti e senza divisioni, un laboratorio musicale e altri spazi per varie attività multimediali. Tutta la struttura è concepita come un grande spazio aperto e luminoso, con la luce naturale che filtra dall’alto. Ci sono delle classi moderne per la didattica e altre aree per lavori di gruppo.
Het 4e Gymnasium ad Amsterdam (Olanda)
La scuola di Amsterdam per studenti dagli 11 ai 18 anni è stata costruita nel 2008 in soli sei mesi. Un edificio particolare composto da diversi moduli assemblati. Si tratta di una scuola secondaria che cerca di valorizzare il senso artistico dei ragazzi. È nata con lo scopo di incentivare le attività culturali e rivitalizzare questo quartiere di Amsterdam. La struttura ha una corte interna, che funge come spazio di socializzazione e per attività scolastiche all’aperto. Un edificio che gioca molto con colori, arredi dinamici e moderni, ha grandi vetrate, un atrio molto ampio e spazi “artistici e ricreativi” (teatro, aula musicale, mediateca e palestra) per far esprimere liberamente i ragazzi.
Bailly School Complex di Saint Denis (France)
Un complesso scolastico che va dalla scuola materna a quella elementare. Si trova alla periferia di Parigi. L’edificio ha cornicioni colorati, le aule sono orientate intorno al cortile e unite da corridoi che corrono lungo tutta la struttura. L’isolamento dall’esterno è garantito grazie a delle vetrate ampie che lasciano passare la luce ma non i rumori. Soffitti, pareti e archi interni hanno colorazioni differenti. Sembra avere quasi uno stile industrial moderno questa scuola, con mattoni smaltati e lanterne che richiamano alla mente quelle delle cattedrali. L’ingresso è concepito come uno spazio ospitalità. L’edificio ha una facciata a vetri serigrafati per proteggere la privacy dei bambini, ma lascia giochi di trasparenza sui giardini e in alcune aree del soffitto per far passare la luce.
Vittra TelefonPlan a Stoccolma (Svezia)
Nasce da un edificio della carpenteria Ericcson questa scuola dedicata agli alunni dai 6 agli 11 anni. La struttura è quindi originale ed è stata solo ammodernata nel 2011. La zona è quella del polo creativo di Stoccolma, un’area industriale riqualificata. La struttura ha un grande open space, spazi per le lezioni, mensa e laboratori. Gli studenti hanno una zona con armadietti dove lasciare giacche, zaini e scarpe. Sì, in questa scuola si entra senza scarpe, e si cammina con i calzini. Ci sono aree di ritrovo informale, per lavori di gruppo, un teatro e stanze silenziose per garantire la concentrazione. Ogni ragazzo ha un tutor e dispone di un pc in comodato d’uso, svolge lezioni di gruppo per progetto o competenze non per classe o per età, ha un’ora di pausa pranzo e altre piccole pause durante la giornata. Nel pomeriggio si svolgono attività facoltative. C’è la palestra per l’educazione motoria e il ballo e anche una libreria. Per i più piccoli sono predisposte delle classi per abituarli mano mano alla concezione di spazio aperto e flessibile.
Thor Heyerdahl School of Advanced and Further Education a Larvik (Norvegia)
È la scuola più grande della Norvegia, definita la “scuola del futuro”. Il design è dinamico, la struttura si orienta su quattro assi per garantire attività interdisciplinari. La parte centrale è costituita da un piano scoperto quadrangolare con incisioni che consentono l’illuminazione durante il giorno. Il piano superiore è ruotato di 180° rispetto all’asse centrale della scuola, questo crea una serie di aree che favoriscono il contatto visivo fra un piano e l’altro, ma anche degli spazi aperti. Ci sono aree comuni, aule con vetrate e una zona invece formata da classi per consentire una maggiore concentrazione e riservatezza. Ci sono laboratori per materie tecniche e un centro sportivo, questo edificio ha una forma dinamica ed è un vero e proprio esperimento sociale ed educativo. Qui si testa il funzionamento dell’ambiente scolastico, si esplora la condivisione del sapere e l’interazione sociale. Gli studenti, infatti, stanno tutti insieme quelli delle superiori e dell’università.