29 Nov L’Italia di Gae Aulenti: da nord a sud in dieci opere
L’Italia di Gae Aulenti: da nord a sud in dieci opere
«L’architettura è un mestiere da uomini ma ho sempre fatto finta di nulla», diceva Gae Aulenti designer e architetto italiana che si è particolarmente dedicata all’allestimento scenografico, al restauro architettonico e all’industrial design. Con la sua personalità si è imposta in un ambiente, fino a quel momento, governato esclusivamente da uomini.
Chi era Gae Aulenti
Gae Aulenti, all’anagrafe Gaetana Aulenti nata in provincia di Udine nel 1927 e morta a Milano il 31 ottobre 2012, s laurea al Politecnico di Milano nel 1953 e qui si forma in quel movimento Neoliberty che dissente dal razionalismo.
Crede fermamente che «l’architettura appartiene alla città e il contemporaneo deve integrarsi con il passato». Parla di integrazione architettonica, ma trasmette un messaggio di profonda umanità.
Assistente di Ernesto Rogers, da lui apprende il lavoro di ricerca letteraria e storica, vedendo l’architetto come un lettore attento del contesto e delle radici. Non a caso si trova a lavorare in un’Italia reduce dalla guerra, da ricostruire su quelle macerie, non dimenticando il passato.
Le sue opere nel mondo
Dal successo della celebre poltrona Sgarsul e della lampada da tavolo “Pipistrello” del 1965, creata per lo showroom Olivetti, nascono molte collaborazioni. Si occupa della ristrutturazione della casa di Agnelli in zona Brera a Milano e con la famiglia Agnelli lavora a diversi progetti.
La sua fama cresce in tutto il mondo, viaggia in Europa, America, Cina e Giappone, lavora con Fiat, Max Mara, Knoll e Artemide. Si occupa della trasformazione del Museo d’Orsay (da stazione a spazio espositivo) e del nuovo allestimento del Centro Pompidou a Parigi; del Museo d’arte asiatica (Asian Art Museum) a San Francisco; del Museo d’arte catalana a Barcellona; del restauro del Palazzo Pubblico a San Marino; e dell’Istituto di cultura italiano a Tokyo.
I riconoscimenti
Pochi giorni prima della sua scomparsa, la Triennale di Milano le conferisce la Medaglia d’oro alla carriera. Nell’arco della sua vita viene insignita di tanti riconoscimenti tra cui il titolo di Chevalier de la Legion d’Honneur della Repubblica francese, Cavaliere della Gran Croce e diventa presidente dell’Accademia di Belle Arti di Brera.
Oggi viene ricordata come una delle protagoniste dell’architettura contemporanea, apprezzata in tutto il mondo per il suo talento creativo. Milano le dedica la nuova grande piazza creata a completamento del Centro Direzionale di Milano, dove c’è la Unicredit Tower, nei pressi della stazione di Porta Garibaldi.
L’Italia di Gae Aulenti in dieci opere
1985/86 Ristrutturazione Palazzo Grassi (Venezia)
Si tratta di un edificio civile nel sestiere di San Marco, con affaccio sul Canale Grande. Ospita mostre di particolare interesse. Acquistato dalla Fiat nel 1983, viene ristrutturato da Gae Aulenti che inserisce delle cimase regolari che terminano in un cornicione inclinato, che permette l’inserimento di impianti tecnici di ogni genere. La struttura metallica della vetrata del cortile viene rinforzata e vengono ridipinti diversi elementi. Gae Aulenti usa il verde acqua in contrasto con il rosa del marmorino. Nel 2000 Francois Pinault compra l’edificio e affida al giapponese Tadao Ando la rimodernizzazione della struttura. Le cimase riprendono lo stile delle pareti create da Aulenti, ma altri elementi vengono modificati.
1997/1999 Ristrutturazione e conversione delle ex-scuderie papali al Quirinale (Roma)
Le Scuderie del Quirinale sono di proprietà della Presidenza della Repubblica, un palazzo dove ha si svolgono grandi mostre ed eventi culturali di una certa rilevanza. Subisce un restauro importante prima del Giubileo del 2000 su progetto di Gae Aulenti proprio per trasformarlo in uno spazio espositivo tra i più importanti della capitale. Vengono poste delle pareti in cartongesso dietro cui far scorrere cavi e fili elettrici, mentre il selciato – lasciato intatto – viene ricoperto per renderlo agevole e sicuro.
1999 Spazio Oberdan (Milano)
Uno spazio per la cultura concepito da Gae Aulenti in piazza Oberdan a Milano, costituito da un’area espositiva per mostre e da un auditorium per rassegne cinematografiche e convegni, dedicato alla poetessa Alda Merini. C’è inoltre uno spazio più piccolo per esposizioni temporanee nel foyer.
1999/2002 Stazioni “Museo” e “Dante” della metropolitana linea 1 e ridisegno delle piazze Cavour e Dante (Napoli)
Gae Aulenti progetta queste due fermate della metro di Napoli. “Museo” si presenta con un padiglione esterno in calcestruzzo, vetro e acciaio, dipinto col rosso pompeiano. All’interno ci sono copie di opere custodite nel museo Archeologico. La fermata Dante, sotto l’omonima piazza, fa sempre parte del circuito delle stazione dell’arte. Qui due padiglioni in vetro e acciaio incorniciano la statua di Dante. Al suo interno opere di importanti artisti nazionali e internazionali. Gae Aulenti rivede anche l’emiciclo della piazza, eliminando la carreggiata stradale e trasformandola in una via pedonale pavimentata con lastre di pietra lavica e marmo.
2000 Arredo urbano di Piazzale Cadorna e ridefinizione della facciata della sede delle Ferrovie Nord (Milano)
Importante ristrutturazione di piazzale Cadorna, proprio su progetto di Gae Aulenti: pensiline (che ricordano le stazioni dell’ottocento) e installazione al centro di una scultura di Claes Oldenburg e Coosje van Bruggen, che raffigura un gigantesco ago con filo colorato e un nodo. Un’opera vivace che rappresenta la laboriosità milanese, spezzando la severità del piazzale. Anche in questo caso l’architetto ha favorito la pedonalizzazione, organizzando spazi e percorsi, con la difficoltà però di non poter modificare l’ambiente e le strutture circostanti.
2003/05 Ristrutturazione del Palavela per le Olimpiadi invernali di Torino 2006 Torino)
Il Palavela di Torino originariamente era chiamato Palazzo delle Mostre, ed è un edificio che dopo anni di oblio viene ristrutturato per essere utilizzato nei Giochi Olimpici del 2006. Gae Aulenti lo trasforma in una struttura adatta ad ospitare le gare di pattinaggio. Con i lavori sono scomparse le caratteristiche vetrate e viene realizzato sotto la volta un edificio indipendente con una forma più tradizionale. Il nuovo edificio si compone di due corpi accostati, uniti da una copertura spaziale reticolare.
2008 Impianto di termovalorizzazione dei rifiuti di Forlì
Il termovalorizzatore Hera è un progetto complesso, l’impianto planimetrico si sviluppa secondo uno scherma cartesiano che segue l’andamento Nord-Sud del lotto. Gli edifici hanno funzioni e dimensioni differenti, con tetti che si articolano su diversi livelli. Tutto il progetto esprime l’identità dell’azienda: un’alta tecnologia che si sposa con l’innovazione.
2008/2012 Restauro e trasformazione in polo culturale polifunzionale del Palazzo Branciforte (Palermo)
Il palazzo viene sottoposto a un lungo lavoro di restauro e trasformazione. Un edificio cinquecentesco nel centro di Palermo, che ospita una collezione archeologica, numismatica e artistica. Nasce come residenza del Conte di Raccuja, ma negli anni subisce diversi rimaneggiamenti. Il restauro di Gae Aulenti ripristina la strada interna che collega i due ingressi, scuderia e giardini; dà luce alla biblioteca che conserva un affresco di Ignazio Moncada, e crea un auditorium all’avanguardia.
2011/2012 ristrutturazione e ampliamento dell’Aeroporto San Francesco d’Assisi (Perugia)
Progettato per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, questo aeroporto è lontano da quelli più moderni e si inserisce perfettamente nel paesaggio umbro, sia come colori che nella forma. Ha otto padiglioni a pianta quadrata in cemento armato dipinto di rosso, coperture a falda in rame di colore verde e vetrate aperte con vista su Assisi. La vecchia aerostazione viene ristrutturata e destinata a spazi commerciali ed uffici.
2012 ristrutturazione e recupero di Palazzo Vetus (Alessandria)
Tra gli ultimi progetti di Gae Aulenti c’è il recupero di Palatium Vetus ad Alessandria, costruito intorno al 1170. Utilizzato in passato come caserma, dimora di governatori spagnoli e sabaudi, ma anche sede del Municipio. L’architetto riesce a tirare fuori numerosi elementi di epoca medievale tra cui l’antico broletto con portico e sala, con trifore e affreschi coperti per secoli da lavori di ristrutturazione di epoca settecentesca. Restituito al pubblico anche il cortile. Nell’edificio, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, vengono creati spazi per esposizioni e una sala convegni.