23 Lug Edilizia scolastica: interventi di adeguamento e nuove costruzioni contro il Covid-19
Edilizia scolastica: interventi di adeguamento e nuove costruzioni contro il Covid-19
Il Covid-19 pone di nuovo la questione di cui in Italia si dibatte da anni: l’edilizia scolastica. A settembre, se la pandemia sarà ancora sotto controllo, si tornerà di nuovo tra i banchi di scuola, ma ogni struttura dovrà subire degli interventi di messa in sicurezza, sia strutturali (ridistribuzione degli spazi e lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria) che di arredo per il distanziamento sanitario.
Edilizia scolastica leggera
Le scuole da settembre dovranno garantire un maggior distanziamento tra gli alunni, per questo sono stati stanziati dei fondi per la cosiddetta edilizia scolastica leggera (più di 300 milioni di euro), ovvero quegli interventi di adeguamento e adattamento funzionali degli spazi e delle aule per l’emergenza sanitaria. E la Lombardia è la regione che ha partecipato con più candidature, oltre 1000, seguita da Piemonte, Veneto e Campania.
L’obiettivo è quello di tornare a scuola in presenza e in sicurezza, velocizzando le procedure per gli interventi di manutenzione, adeguamento e rinnovo degli edifici scolastici, non solo per l’attuale situazione sanitaria, ma anche per il futuro. Un piano pluriennale di interventi è necessario per rendere gli istituti moderni, antisismici, sicuri, sostenibili e accessibili.
Potranno essere suddivisi in maniera diversa gli spazi scolastici preesistenti, favorendo classi con meno studenti e assumendo più insegnanti. Non potendo effettuare però nuove costruzioni e rispettando la normativa vigente, si potranno utilizzare dei piccoli prefabbricati esterni (non superiori come volume al 20% dell’edificio principale). Inoltre sarà indispensabile un nuovo arredo scolastico: cattedre più piccole, banchi singoli, eventuali separatori in plexiglass. Le scuole che non riusciranno ad adeguarsi potranno continuare almeno in parte la didattica a distanza.
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Edilizia scolastica: lavori ordinari, straordinari e nuove costruzioni
Molti degli edifici scolastici italiani sono vecchi e negli anni hanno subito alcuni lavori di ristrutturazione, ma non di totale trasformazione. La scuola deve essere un luogo sicuro e deve quindi avere adeguamenti sismici e strutturali e ora anche igienico-sanitari. Ogni scuola dovrebbe avere in dotazione una palestra, una mensa, dei laboratori e aree verdi per il gioco, ma risulta difficile anche in base all’ubicazione dell’edificio apportare lavori strutturali così consistenti e lunghi.
I nuovi progetti, invece, riescono a rispondere a queste esigenze di spazi interni ed esterni ampi e senza barriere architettoniche. Spesso sono costruiti in zone cittadine in cui è possibile anche avere a disposizione un ampio parcheggio per le auto dei genitori, che così non intralciano il normale flusso del traffico, e per le normali attività di scarico e carico per un servizio di mensa esterno.
E inoltre sono realizzati con materiali innovativi ed ecosostenibili, sono tecnologici e pensati per il benessere dei piccoli e per una maggiore funzionalità degli studenti e del personale. Inoltre i nuovi edifici hanno elevati standard di comfort acustico, visivo, termico e spazi studiati appositamente a seconda che l’edificio serva ad ospitare asili nido, scuole materne, elementari, medie o superiori. A queste esigenze e a questi standard rispondono sia l’asilo di Grottaperfetta a Roma che il progetto scolastico Monte della Breccia, entrambi firmati Bioedil Progetti.
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