BIO 26, la Biennale del Design in Slovenia contro la crisi dell’informazione

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BIO 26, la Biennale del Design in Slovenia contro la crisi dell’informazione

BIO 26, la Biennale del Design in Slovenia contro la crisi dell’informazione

La Biennale del Design di Lubiana, in Slovenia, è giunta alla sua ventiseiesima edizione. L’argomento di quest’anno sarà la crisi dell’informazione, dal titolo Common Knowledge. Il festival è partito il 14 novembre e andrà avanti fino al 9 febbraio 2020.

Bio 26, curata dall’austriaco Thomas Geisler insieme all’assistente curatrice Aline Lara Rezende, si sviluppa attorno alla mostra centrale al MAO – Museo di Architettura e Design – con una riflessione multimediale sull’informazione contemporanea, attraverso le opere di giganti del design, come Superflux, Carsten Nicolai, Dunne & Raby, Otto Neurath, Orson Welles, Viktor Papanek, Forensic Architecture e Otl Aicheri.

La Biennale del Design di Lubiana

La celebre Biennale di Lubiana, sin dal suo esordio nel 1964, ha messo in luce le pietre miliari del design moderno, introducendo nuove tendenze e presentando prodotti e immagini della vita quotidiana che più hanno emozionato il pubblico a livello globale. Ma nel tempo la sua funzione si è evoluta, e oggi quella che era una mostra di prodotti è diventata una piattaforma sperimentale, che apre gli orizzonti del design a nuovi approcci e idee connessi alla realtà.

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Crisi dell’informazione e dibatto sulle fake news

L’attuale problematica di un sapere comune inquinato e bombardato da un eccesso di informazione, porta con sé anche il dibattito sulle fake news. In ogni momento e luogo virtuale possiamo accedere a notizie in grado di distorcere la realtà, e questo diventa poi il modo in cui la percepiamo ed elaboriamo. Per questo Bio 26 ha deciso di focalizzare l’attenzione su un tema così urgente. L’obiettivo è esplorare le potenzialità del design nel ridisegnare il processo di conoscenza e il principio di verità, mettendo in relazione la crisi dell’informazione e il concetto di cittadinanza.

Sei progetti selezionati da Designathon

Il festival presenterà il progetto di sei vincitori selezionati da Designathon. Ogni progetto porta con sé gruppi di designer, non designer e professionisti del settore che si rivolgono alle istituzioni attinenti al sapere e alla conoscenza nella società occidentale. Vale a dire: musei, biblioteche e università a cui si aggiungono anche giardini botanici e case di riposo. In un momento storico in cui si dubita dell’affidabilità dei canali d’informazione, i sei progetti si interrogano su come il design possa contribuire alla riformulazione e rigenerazione del processo di conoscenza nella nostra società.

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