Mancano due settimane al via della 16° Biennale di Architettura. L’evento che si terrà dal 26 maggio fino al 25 novembre (vernice dal 24 al 25 maggio) è intitolato Freespace. Le curatrici della mostra sono le due architette irlandesi Yvonne Farrell e Shelley McNamara. Il titolo scelto dalle due fondatrici di Grafton Architects rappresenta «La generosità di spirito e il senso di umanità che l’architettura colloca al centro della propria agenda, concentrando l’attenzione sulla qualità stessa dello spazio».

Freespace

Il tema dell’anno presenterà al pubblico opere che mettono a nudo le qualità essenziali dell’architettura: modulazione, ricchezza, materialità delle superfici e progettazione. Le installazioni sparse per tutta Venezia nonché nei Giardini Napoleonici e all’Arsenale proporranno ai visitatori un coinvolgimento emotivo e intellettuale e l’avvicinamento all’arte e l’architettura quotidiana.

Il fulcro della mostra saranno opere minimali, semplici e concrete che metteranno in risalto l’architettura ed il suo contributo all’umanità. Le curatrici della mostra si dicono ispirate da opere minimal di grande impatto emotivo, ad esempio, la panca all’ingresso di Can Lis, residenza a Mallorca del danese Jørn Utzon (1973), o le belle finestre in vicolo Santa Maria alla Porta di Luigi Caccia Dominioni (1961).

La giuria

La giuria dell’edizione corrente è formata da architetti di fama internazionale nominati dalla cda della Biennale presieduto da Paolo Baratta. La giuria è così composta:

Frank Barkow (Stati Uniti) fondatore di Barkow Leibinger a Berlino, è un ricercatore e architetto che ha studiato alla Harvard Graduate School of Design e alla Montana State University. Dal 2016 ricopre il ruole di professore alla Princeton University School of Architecture e di recente ha insegnato anche alla Harvard GSD.

Sofía von Ellrichshausen (Argentina) – architetto e docente fondatrice dello studio d’arte e architettura Pezo von Ellrichshausen. Già ospite della Biennale nel 2008 come curatrice del padiglione cileno.

Kate Goodwin (Australia) – curatrice della Royal Academy of Arts di Londra. Si occuperà di coordinare una serie di mostre, eventi e iniziative che stimoleranno il dibattito sull’architettura e sull’arte.

Patricia Patkau (Canada) – professoressa emerita alla School of Architecture della University of British Columbia dove ha insegnato per 20 anni e fondatrice dello studio Patkau Architects.

Pier Paolo Tamburelli (Italia) – architetto e scrittore, collabora con la rivista milanese San Rocco. Ha studiato all’Università di Genova e al Berlage Institute di Rotterdam. Nel 2004 ha fondato baukuh insieme a Paolo Carpi, Silvia Lupi, Vittorio Pizzigoni, Giacomo Summa e Andrea Zanderigo, con sede a Milano e a Genova.