Architetture galleggianti: i progetti futuristici per abitare l’acqua

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Architetture galleggianti: i progetti futuristici per abitare l’acqua

Architetture galleggianti: i progetti futuristici per abitare l’acqua

 

In futuro vivremo in città galleggianti. In parte questa idea è già realtà, ma fra qualche anno per l’innalzamento del livello degli oceani a causa del riscaldamento globale, i progetti urbani saranno sempre più innovativi e rivolti a creare appartamenti emersi e sommersi, piccole città sull’acqua con tutte le loro funzionalità, ecosostenibili e pronte a sfruttare la forza delle onde e a trasformarla in energia. Costruire sull’acqua, quindi, sarà una nuova frontiera da abbattere nel prossimo decennio, ma sono già tanti i progetti sul tema della “liquid city”. Se ne era parlato durante la Triennale di Bruges nel 2018, con 15 installazioni sparse nei canali della cittadina delle Fiandre, con lo scopo di far riflettere le persone sull’emergenza climatica.

Dalle palafitte alle moderne abitazioni

Il mare ricopre circa il 75% della superficie del nostro Pianeta e l’acqua è stata già in passato un territorio conquistato dall’uomo. L’esigenza di essere vicino a un elemento così importante, la possibilità di pescare e di avere cibo e allo stesso tempo di difendersi da altri animali della terraferma all’epoca aveva fatto la differenza. Ora l’acqua è l’ultimo habitat che resta da urbanizzare ed è qui che architetti e ingegneri spaziano con la fantasia “floating”, creando delle alternative allo spazio da abitare.

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Lo stabilimento balneare

Ad Aarhus in Danimarca di fronte al porto è stato realizzato uno stabilimento balneare sull’acqua, in pratica come se fosse un’isola artificiale. Due camminamenti sovrapposti possono sorreggere oltre 600 persone e inglobano una piscina olimpionica, una per bambini, una per immersioni e due saune. Ma il progetto ospiterà anche campi da beach volley, bar e si amplierà ancora per un teatro, ristoranti e negozi. Ma la Danimarca non è nuova a stabilimenti balneari galleggianti, ne è stato realizzato uno anche a Copenaghen.

Il parco galleggiante

Verrà realizzata un’area pubblica ricreativa sul fiume Han a Seoul per recuperare una zona della città e creare qualcosa di unico. Il molo galleggiante sarà un distretto sportivo e culturale con spazi per passeggiate, aree verdi e gioco, giardini acquatici, barche da diporto e un auditorium. Un progetto simile è stato creato a New York di fronte al celebre Pier 54. Little Island è un parco galleggiante sul fiume Hudson. Una grande palafitta costruita su 132 colonne di cemento a forma di fiore che punta ad essere un’attrazione, un luogo sorprendente pensato come eremo naturale per evadere dal caos cittadino. E New York sta già realizzando anche una piscina galleggiante sulla East River di Manhattan, utilizzando l’acqua filtrata del fiume. Sarà raggiungibile grazie a due passerelle e la piscina avrà la forma del “+”. Il progetto +Pool ha però bisogno di fondi per vedere la luce.

parco galleggiante seoul

Una vera città galleggiante

È in costruzione la città galleggiante a Malé nella Maldive, perché qui l’innalzamento delle acque costringerà le persone a lasciare le isole e così si vivrà su una città artificiale. Il progetto è molto ambizioso ma non intaccherà il prezioso habitat delle Maldive, il cui arcipelago di oltre mille isole naturali è in pericolo e si suppone che sarà sommerso entro il 2100. Il nuovo progetto si chiama Maldives Floating City e ha una forma di corallo con 5mila unità galleggiante che rappresentano case, scuole, negozi, ristoranti tutto collegato con ponti, canali e banchine. Un sistema complesso che vede il modulo abitativo ancorato a uno scafo subacqueo in cemento, ma ogni struttura sarà fluttuante. Il progetto sarà in parte realizzato e quindi vivibile già dal 2024/2025, ma non sarà completato prima del 2027/2028.

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