Architettura di montagna tra innovazione e tradizione

Architettura di montagna tra innovazione e tradizione

Architettura di montagna tra innovazione e tradizione

 

L’Italia vanta le montagne più belle al mondo. Non è un caso che le Dolomiti sono Patrimonio dell’Umanità e vengono fotografate da grandi reporter di tutto il mondo. Ma anche la catena degli Appennini regala scorci fantastici, così come se ne trovano in particolare in alcuni paesi come Stati Uniti, Canada e Nord Europa. Le Nazioni Unite hanno dedicato una Giornata Internazionale alla Montagna, che ricorre l’11 dicembre e ogni anno si pone l’accento su una questione che riguarda la tutela e lo sviluppo di questo inestimabile patrimonio. Ma non è solo una questione di panorami perché, proprio per ciò che sa regalare questo ambiente, anche l’architettura di montagna richiede un’accuratezza particolare.

Architettura in montagna

Gli edifici di montagna sono stati da sempre pensati per adattarsi a un ambiente non ospitale, con temperature estreme, escursioni termiche, vento, terreno inclinato, neve, frane e valanghe e abbondanti precipitazioni. A seconda della quota in cui ci si trova, si hanno tipologie di edifici differenti: residenze, hotel, ristoranti, bivacchi e rifugi.

La tradizione

L’architettura di montagna è nata come una risposta alle esigenze dell’uomo di vivere in un luogo non sempre facile, cercando di avere tutti gli spazi necessari vicini (abitazione, stalla, laboratorio e deposito). Sin dall’inizio come materiali da costruzione sono state utilizzate materie prime locali come legno e pietra, sfruttando tecniche di autocostruzione che prevedevano una base in pietra per dare solidità alla struttura, piani superiori in legno e tetti spioventi. Edifici che avevano quasi sempre una forma quadrata o rettangolare. Proprio tutte queste caratteristiche hanno da sempre contraddistinto le strutture di montagna. Il tempo ha portato a modificare e ad ammodernare gli edifici con nuove tecniche di costruzione, ma gli elementi di base sono sostanzialmente rimasti gli ste

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L’innovazione

Oggi l’architettura di montagna reinterpreta le forme tradizionali in una chiave moderna e innovativa, basandosi sulla semplicità e sfruttando materiali locali, di fatto non modificando quindi l’identità creata nei secoli. Le strutture devono conformarsi e integrarsi al panorama, non stonare con l’ambiente circostante e soprattutto adeguarsi alle condizioni climatiche. Non mancano esempi di edifici di montagna innovativi e sostenibili (nel pieno rispetto di tematiche come risparmio energetico, raccolta di calore e protezione dal freddo), con forme moderne, ma regolari e compatte, non sempre tradizionali ma perfettamente calate nel contesto montano. Le strutture sono realizzate oggi anche in cemento armato o con dei prefabbricati, mentre il legno e la pietra vengono utilizzate per gli interni e le rifiniture. È rimasta la caratteristica dei tetti spioventi per evitare l’accumulo di neve. Molto utilizzato anche il vetro, che permette di rispondere ad esigenze di: luminosità, evitare la dispersione termica, minimizzare l’impatto ambientale e offrire una vista mozzafiato sul paesaggio.

Esempi di nuove architetture di montagna

Le strutture realizzate in montagna sono frutto oggi di un attento studio della forma e dei materiali. Tra le più suggestive ci sono: Monterosa Hutte (denominata anche “cristallo di montagna” dalla forma poligonale e un rivestimento scintillante); bivacco Gervasutti sul Monte Bianco (autosufficiente a livello energetico e con un sistema di depurazione dell’acqua); chalet La Muna ad Aspen in Colorado negli Usa (realizzato in legno, pietra e rame, sfrutta le fonti energetiche rinnovabili); chalet Hadaway House a Vancouver in Canada (forma trapezoidale, design molto curato e vetrate a nastro); la casa di Buskerud in Norvegia (due abitazioni in legno assemblate unite da una cucina open).

La mostra

E proprio sul tema delle architetture contemporanee sulle Alpi occidentali italiane verte la mostra inaugurata ad Aosta e aperta fino al 13 febbraio 2022. Esposti 60 progetti di strutture realizzate tra Valle d’Aosta e Piemonte (abitazioni, centri a servizio della comunità e stalle), che intrecciano sviluppo locale e abitazioni innovative.

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