11 Feb Le cinque residenze più sorprendenti al mondo
Le cinque residenze più sorprendenti al mondo
Cinque piccoli gioielli architettonici, cinque tra castelli e residenze sparsi per il mondo. Un viaggio lungo secoli fra bellezza e cultura, passando dai cavalieri medievali alle corti rinascimentali, dai nobili amanti dello sfarzo in epoca barocca al ritorno delle forme antiche del movimento neoclassico, fino ad arrivare al secolo del rinnovamento e della modernizzazione.
Il Medioevo e il Castello di Harlech
Il Medioevo è quell’epoca compresa tra il V e il XV secolo, segue quindi la caduta dell’Impero romano d’Occidente nel 476 d.C. e precede l’Età moderna. L’epoca si suddivide in alto e basso Medioevo, e al suo interno si distinguono diversi stili architettonici: pre-romanico, romanico e gotico.
Gli edifici di questo periodo sono essenzialmente costruiti per la difesa, castelli e mura fortificate sono gli esempi maggiori di architettura medievale non religiosa. Le finestre sono a forma di croce e hanno scopo decorativo, ma servono anche – così come le mura merlate – agli arcieri per difendere la fortezza al riparo dall’attacco nemico.
Uno degli esempi di architettura medievale è il Castello di Harlech, che si trova nella omonima cittadina gallese. Costruito tra il 1283 e il 1290, fu progettato da Giacomo del Balzo per volere di Edoardo I d’Inghilterra. È la più meridionale delle fortezze che costituiscono l’anello di ferro, un insieme di quattro castelli – oltre ad Harlech ci sono Beaumaris, Caernarfon e Conwy – tutti patrimonio dell’Unesco dal 1986.
Essendo stato espugnato diverse volte, il maniero di Harlech è soprannominato castello delle cause perse. È situato sopra uno sperone roccioso ed è stato costruito in arenaria grigia. È di tipo concentrico, con una cinta muraria esterna che racchiude una cerchia interna con quattro torri angolari. Il Castello di Harlech è stato l’ultimo dei Lancaster a cadere in mano nemica nella Guerra delle due Rose.
Il Rinascimento e Villa Almerico Capra detta La Rotonda
Il Rinascimento segna il passaggio a un’epoca di rinnovamento per le città, per cui anche i palazzi della metà del Quattrocento tornano ad avere un complesso edilizio chiuso con all’interno un cortile, piccole aperture al primo piano e finestre grandi e regolari nei piani superiori. Fanno eccezione i palazzi veneziani di questo periodo, che hanno una minore superficie a disposizione per la costruzione.
Le facciate sono traforate ed eleganti come Palazzo Ducale, dove è visibile l’influenza tardo gotica. A Roma invece Bramante e Raffaello propongono modelli in cui combinano bugnato e facciata con rilievi. La casa viene posta come elemento centrale.
La scena viene dominata dalle ville che realizza Andrea Palladio in Veneto. Tra queste c’è Villa Capra Valmarana. Nei pressi di Vicenza viene fatta costruire, tra il 1566 e il 1567, da Paolo Almerico questa villa a pianta centrale, è tra le più belle realizzazioni di Palladio. La residenza è stata completata da Scamozzi nel 1605, dopo essere stata venduta ai fratelli Capra nel 1591.
Dal 1994 fa parte dei patrimoni dell’umanità dell’Unesco. Si tratta di una residenza di campagna, ispirata al Pantheon di Roma. È la prima volta in cui una cupola viene applicata un edificio residenziale. La pianta dell’edificio è un quadrato con croce greca, il centro nevralgico è la sala centrale rotonda, gli interni sono decorati. A questa villa si sono ispirati per la costruzione della Casa Bianca di Washington e per altre residenze americane e londinesi.
Il Barocco e Castello di Vaux-le-Vicomte
Gli edifici del Barocco rimangono in parte fedeli a quelli del Rinascimento, con un corpo edilizio chiuso attorno a una corte interna. I cambiamenti sono soprattutto nella pianta, ad esempio Palazzo Barberini a Roma ne ha una ad H , con un profondo atrio e sala ellittica.
In Francia le abitazioni si rifanno alla corte medioevale, dove il clima rigido vuole ambienti esposti al sole e planimetrie più articolate. Gli spazi esterni di queste costruzioni servono a separare la residenza dalla strada, come palazzo del Lussemburgo a Parigi. In epoca barocca si assiste a un notevole sviluppo delle dimore di campagna, tra queste la Reggia di Versailles e Maisons Laffitte.
Situato a Melun a sud est di Parigi, il Castello Vaux-le-Vicomte è il più bello dell’epoca. Edificato tra il 1656 e il 1661 per volere di Nicolas Fouquet, la residenza è stata progettata dall’architetto Luois Le Vaiu, mentre le decorazioni sono state realizzate da Charles Le Brun, Pierre Mignard e Pierre Puget, e i giardini da Andrè Le Notre.
Situato in una posizione strategica per la carriera politica di Fouquet, il castello appare perfettamente simmetrico, ma ci sono in realtà delle piccole differenze tra l’ala est e l’ala ovest. Si tratta della proprietà privata più grande di Francia, e il re Sole si ispirò a questa per costruire la sua reggia di Versailles. Il castello è decorato in modo sfarzoso, nei giardini ci sono con bacini di acqua, fontane, sentieri sterrati e canali in pietra.
Il Neoclassicismo e la residenza di Stupinigi
Nella prima metà del XVIII secolo si affermò la cultura Rococò, con elementi decorativi di forte luminosità cromatica che si contrapponevano all’oscurità barocca. Un periodo di grande rivoluzione, dove era evidente la differenza tra ambienti esterni e spazi interni, e gli arredi erano riccamente decorati.
La cultura neoclassica si affermò nella seconda metà del secolo, portò nuovi ideali illuministici, edifici che si ispiravano all’antichità, come il Petit Trianon in Francia. Una semplificazione dell’architettura, una sobrietà decorativa e un’armonia delle proporzioni. Ne vennero fuori soluzioni urbanistiche a schema geometrico.
In Italia emblema di questo periodo è la palazzina di caccia di Stupinigi nella periferia di Torino. Costruita ta il 1729 e il 1733, fu ideata inizialmente per l’attività venatoria dei Savoia e progettata dall’architetto Filippo Juvarra. Fa parte del Patrimonio dell’umanità dell’Unesco dal 1997.
Originariamente al suo posto c’era un piccolo castello, che poi fu trasformato in questa residenza per la caccia e brevi soggiorni per volere di Vittorio Amedeo II di Savoia, e inaugurata nel 1739. Venaria e Moncalieri, invece, erano le residenze principali e utilizzate anche per grandi ricevimenti. La palazzina di Stupinigi ha subito diverse restauri nel corso degli anni, ha una forma a quattro bracci a croce di sant’Andrea che partono dal grande salone centrale a pianta ovale. Nei bracci ci sono gli appartamenti reali e per ospiti.
Il Novecento e la residenza Fallingwater
L’architettura del Novecento contiene ben quattro fasi: il periodo antecedente la prima guerra mondiale; quello tra le due grandi guerre; il periodo fino alla caduta del muro di Berlino; e quello che termina alle soglie del XXI secolo. In questo arco di tempo sono diverse le tendenze architettoniche che trovano spazio: art nouveau, espressionismo, razionalismo e movimento organico, neoespressionismo.
Villa Savoye di Le Corbusier del 1929 è l’emblema del razionalismo, racchiude in sé i cinque punti fondamentali dell’architettura del maestro francosvizzero: pilotis, pianta e facciata libera, finestra in lunghezza e tetto giardino.
La casa sulla cascata, in inglese Fallingwater, ma chiamata anche Casa Kaufmann, è una villa progettata e realizzata sul ruscello Bear Run e in mezzo alla foresta in Pennsylvania da Frank Lloyd Wright, ed è uno dei capolavori dell’architettura organica. L’edificio realizza l’idea di una raggiunta armonia tra uomo e natura, dove l’elemento naturale e la costruzione si integrano e si fondono in un abbraccio.
Un progetto che nasce dalla mente dell’architetto statunitense nel 1935 per il commerciante di Pittsburgh Edgar J. Kaufmann. Una serie di piani a terrazze a sbalzo e sovrapposte, una casa sospesa che crea un effetto scenico incredibile. La residenza ha avuto qualche problema strutturale e ha subito dei restauri. L’Istituto Americano degli Architetti l’ha eletta nel 1991 la più importante costruzione degli Stati Uniti.